Un Nero d’Avola davvero mondiale, sicuramente uno tra i più importanti vini rossi prodotti dall’azienda Di Giovanna. Il vino “Nero d’Avola” si contraddistingue per il suo profilo organolettico caratteristico ed originale al tempo stesso. La cantina Di Giovanna produce circa 20000 bottiglie del vino “Nero d’Avola”, a testimoniare l’importanza che tale vino riveste nel contesto della produzione aziendale.
Si respira aria internazionale in questa cantina dell’Alto Belìce, e non solo perché oltre l’80% della loro produzione viene venduta oltreconfine, ma per la presenza della moglie tedesca di Aurelio Di Giovanna, pronipote di quel Cristoforo che nel lontano 1860 fondò l’azienda, e di Melissa Sack, americana di Philadelphia, moglie di uno dei figli, Gunther che, assieme al fratello Klaus, ne rappresenta il cuore pulsante.
Un Nero d’Avola davvero mondiale
Quindi, accanto alla presenza dell’enologo Gianfranco Zito, non stupisce l’ausilio del collega francese Denis Dubourdieu, un grande dell’enologia, che lavora volentieri anche in Italia. Questa unione d’intenti, una trentina d’anni fa, ha fatto compiere una svolta verso la qualità a partire da uno studio su microclimi e composizioni dei diversi terreni. Siamo su due vaste zone vitate (56 ettari per 250 mila bottiglie) separate, solo dalla Riserva Naturale di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco: in territorio palermitano, lo storico agro di Contessa Entellina, nell’agrigentina Sambuca di Sicilia i filari tra i più alti dell’isola a 800 metri s.l.m. dal 1997 sono tutti a regime biologico. Assaggiando i loro vini, quello che più mi ha conquistato è il Nero d’Avola 2012, colore rubino, note di mirtilli e di spezie e sicuramente il calore di un sorso elegante. Eccolo il grande Nero d’Avola che ho sempre desiderato.
Cantina, Vini e le Uve Di Giovanna
Dalle medesime uve un eccellente rosato, altro rosato di uve autoctone e il Nerello Mascalese, mentre tornando ai rossi, stupisce l’«Helios» rosso 2012, blend di vendemmia tardiva di nero d’Avola d’altura, (70%) e di syrah (30%) affinate solo in barrique nuove per 9 mesi. Da degustare anche la versione bianca dell’Helios, dai sentori tropicali e dal finale molto persistente. In questo caso sono uve grillo (60%) e sauvignon blanc (40%). Ma accanto al tradizionale Grillo in purezza, che profuma di sambuco e pesca bianca, minerale e fresco, ecco il Sicilia Gerbino Bianco, da uve chardonnay al 70%, grillo 25% e viognier 5%, affinate sulle fecce fini per circa 6 mesi con batonnage. Senti la banana, gli agrumi, l’impatto sapido sul finale dopo quella pregrante acidità. Anche questo è vino superbo. da segnalare anche l’Olio Di Giovanna. Complimenti!
Premi Ricevuti dal Vino Rosso Nero d’Avola Di Giovanna
- Wine Hunter Award – 2017 vintage
- 94 points Falstaff 2019 – 2017 vintage
- 93 points WineOrbit 2019– 2017 vintage
- 91 points James Suckling – 2016 vintage
- 90 points Gold Medal – Gilbert & Gaillard – 2016 vintage
- 90 points Gilbert & Gaillard 2017 – 2015 vintage
- Cronache di Gusto, Feb 2017 – ‘Vino della Settimana’, 2014 vintage
- 2 bicchieri Gambero Rosso Vini d’Italia 2017- 2014 vintage
- Gold Medal Mundus Vini 2014 – 2012 vintage
- Commended Wine Winner International Wine Challenge 2015 – 2012 vintage
- La Stampa 2014, ‘Un Nero d’Avola Davvero Mondiale’- vintage 2012
- 4 Grappoli Bibenda 2013 -2010 vintage
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